L'insonnia di Grillo
Fingendo di dormire
Lo show, intitolato Insomnia , cede alla battuta dichiarata già in tabellone “ora dormo”.
Chiaro è l’intento dell’autore-attore: invitare lo spettatore alla riflessione psicoanalitica, il contrasto tra le proprie abitudini e le esigenze della società moderna, tra l’analogico e il digitale, tra la razionalità e istinto. Contraddizione, trasformazione, evoluzione e paradosso.
Con logica.
“Comico”.
Ormai è una definizione che non appartiene più a Beppe Grillo, almeno nell’accezione che siamo abituati a riconoscere.
La via intellettuale, che egli stesso percorre, va nella direzione più adatta alla sfera didattica, saggistica, tecnologica e raramente lascia spazio alla battuta facile, al "non sense zelighiano" d’ispirazione popolare e per menti distratte.
Anche il modo di affrontare il tema politico d'attualità è relegato a qualche riflessione momentanea. Già è evidente nel suo blog, dove affronta maggiormente temi legati allo sviluppo scientifico e tecnologico.
Il soggetto della sua comunicazione è l’uomo succube delle circostanze poste proprio dall’essere umano, che con le sue scelte paranoiche, ignora e condiziona la propria esistenza.
Per comprendere Grillo basta cavalcare l’ironia e la provocazione intellettuale che egli pone in tutte le sue battute. Il fine è semplice e chiaro. Un gioco di ruoli, tra essere attore e spettatore, soggetto e oggetto, l’uno e l’altro.
Il pensiero trainante di Grillo, come è noto, fa della istigazione l’arte della seduzione intellettuale. Infatti invita lo spettatore a considerare il proprio ruolo sociale, a prenderne coscienza, come una finestra aperta su ciò che esiste, ciò che sarà e cosa sarebbe giusto comprendere.
Il suo pubblico conosce i retroscena e non ha bisogno di grandi spiegazioni, basta un breve riferimento a fatti e a cose che il feedback è immediato.
Lo spettacolo propone anche la partecipazione di due specialisti. Una novità.
Il primo suggerisce l'analisi interessante ma critica sulla morale artificiale, nuova frontiera tecnologica applicata alle autovetture, ai computer e ai robot in grado di prendere decisioni importanti, dove c'è in gioco la vita dell'essere umano
L’altro è un avvocato che assiste ai titoli di coda, ovvero l’ultima provocazione dove l’attore si rimette al giudizio della folla inferocita, pronto a rispondere a qualsiasi domanda, come si fa negli auditori universitari.
Tuttavia, è un tripudio di applausi e la gogna è da rimandare al prossimo show. Si ride sempre e questa è la grande forza dell’artista, un “non comico” che riesce a vincere le elezioni facendo credere a tutti di esserlo.