Mi sono seduto
Con la cuffia appena comprata
Alla fine...
Oppure all'inizio di questa nuova stagione autunnale, fai tu, mi sono seduto.
Per riflettere e prendere fiato, per trovare il modo di difendere la mia esistenza dalla incessante doccia di fatti, capitolazioni politiche, graffi e sensazioni, idee, opinioni, consapevoli rinunce che, attraversando la pelle e la coscienza, alternando stati d'animo, come pulviscolo cosmico, raggi gamma, radio laser etc., scardinando le maglie che attraggono gli atomi come fossero tessere di un complesso mosaico colorato, intossicano.
E l'ho fatto con la cuffia appena comprata e con le buone intenzioni.
Ho riscoperto il mio vincolo esistenziale, la mia infinita salvezza. L'unica essenza complice, il motivo che giustifica la mia presenza strampalata su questa terra: la musica.
Ah! Che brividi inaspettati e dimenticati. Se potessi suonare ovvero scrivere, descrivere, raccontare quelle vibrazioni che attraversano il mio spirito, ogni volta, tutte le volte, di più, sempre.
Ah! Se fossi capace di farlo utilizzando anch'io la musica.
Dalle polveri del ricordo è apparso, come un miracolo divino, lo stesso sentimento e umore di un tempo. E' accaduto dopo che mi sono fermato a riascoltare e sfogliare, come fossero fotografie, scrigni e custodi, testimoni delle mie emozioni, alcuni CD di quegli gli anni in cui, sfiorando la maggiore età, mi sbalordivo del tutto.
Romantico sognatore convinto, menestrello guitto e spavaldo.
Come riaffacciarsi dalla finestra di una piazza già vista, e sbalordirsi ancora dei colori, dei profumi, del correre delle strade, degli alberi, della gente, del calore del sole, così si è ripresentato il mito.
Pescato dal mucchio inoperoso, addormentato con tutti gli altri CD sullo scaffale, aspettava il mio ritorno. Attendeva di riproporre il suo estro e il suo corteggiamento affettuoso. Manifestare la sua intrigante seduzione.
Al Jarreau con il live “Look to the Rainbow”
12 opere d’arte suonate da 5 astronauti della musica. Proiettati nel firmamento.
Non una, dicasi una nota fuori posto. Non un colpo di drums proposto senza senso, non una intenzione insufficiente.
Tom Canning alle tastiere, piano Fender, piano acustico. Nasce a New York, "Grammy-nominated arranger", figlio d'arte: padre musicista, madre vocalist, nonno musicista. Con Al produce 7 albums. http://tomcanningmusic.com
Joe Correro alla batteria. Già elegante batterista dei Paul Revere & The Raiders, sarà il "timer" dei primi successi di Al Jarreau. Interprete sublime del concerto che stiamo analizzando. https://justlikeus.yolasite.com/Just-Like-Joe-Correro-Jr.php
Abraham Laboriel al basso. Nato a Mexico City, omni presente nelle incisioni jazz di successo, ha al suo attivo la partecipazione a più di 4.000 tracks. Superflua ogni altra descrizione. https://en.wikipedia.org/wiki/Abraham_Laboriel/
Lynn Blessing al vibrafono. Dal 1965 ad 2011 compone, produce, suona divinamente, qui la sua discografia. https://www.allmusic.com/artist/lynn-blessing
Alwyn Lopez Jarreau vocalist. https://it.wikipedia.org/wiki/Al_Jarreau
Con questa formazione, più forti di qualsiasi equipe vincitrice di coppe, medaglie, champions e scudetti, si sono presentati al cospetto del pubblico e hanno partecipato a conferire estasi al mio stupore e a quello di tutti coloro che hanno avuto il premio di ascoltare questo strepitoso lavoro, con i seguenti brani:
1) "Letter perfect"
2) "Rainbow in your eyes"
3) "One good turn"
4) "Could you believe"
5) "Burst in with the dawn"
6) "Better than anything"
7) "So long girl"
8) "Look to the rainbow"
9) "You don't see me"
10) "Take five"
11) "Loving you"
12) "We got by"
Uno dopo l’altro senza sosta. Jazz, Soul, Scat, Blues, Gospel. Rarità.
Dalla voce leader di Al Jarreau i brani si susseguono con arte e armonia.
Giocano, si snodano tra tempi composti, complessi e/o semplici, ma sempre in logica sequenza. L'animo dell'ascoltatore si fonde con il ritmo imposto dalle esecuzioni. Il pubblico presente all'evento non sa di essere stato immortalato anch'esso per sempre, tra i solchi del vinile e partecipa con sospiri, con appalusi, con ovazioni, nelle pause, tra i fiati del cantante. Ogni volta che la trans artistica raggiunge la sensibilità affine tra chi suona e chi ascolta, in ogni frammento, in ogni corale o assolo, si avverte la magia. Rimarrà indelebile nella esperienza di chi l'ha vissuta.
Il CD rappresenta la versione digitale dell’omonimo doppio vinile (LP 33 giri) uscito nel 1977. Registrazione del tour europeo.
Una chicca discografia ed artistica riservata ai cultori della musica e a coloro che sono golosi di cose eccezionali.
Da possedere in tutte le versioni.
Come un quadro prezioso, come una rara scultura marmorea da osservare in ogni dettaglio, mettetevi comodi.
Aprite le orecchie, la mente, e tuffatevi in questo imponente capolavoro.
Sotto il link per raggiungere la versione collegata a Youtube