Educare alla coscienza
Un popolo di vinti
Aprite la bocca e parlate usando in modo smodato le arie pesanti degli altri, senza che in verità vi entri qualcosa in cambio; o forse qualcosa riuscite a farlo entrare senza mostrare eccessivi dolori:
flussi anestetizzati di pensieri acefali
Tra i tanti mali arrovellati nel vostro acido desossiribonucleico sguazza il "masochismo accecante", che vi implora di lasciarvi vivere nella fanga e nel letame cerebrale, pur di mantenere vivo un principio macchinoso e rancido che si ciba di ladri, puttane e laidi portaborse.
Ma il rigore c'era o non c'era? Questa è la parte più importante:
chi vincerà lo scudetto, da poter esibire nei baretti aziendali, nei cortili, nelle scuole, nelle fabbrichette, così da sentirsi forti e grandi col culo e i soldi degli altri?
Non è che non capite, è che a volte è troppo doloroso capire.
Tuttavia, vi ricordo che avete fallito.
Le mascherate e le pulcinellate sono al capolinea.
Rimarrete soli, a cibarvi della inutilità delle vostre starnazzanti fobie.
Abituati a vivere di raggiri, false promesse e stupri intellettuali, ora brancolate nella stupidità e nella speranza di riconoscere il vostro male anche negli altri, ma non per curarlo:
per potervi calmierare l'animo impazzito e dire, alle vostre coscienze dilaniate, che il mal comune è un mezzo gaudio.
Non accadrà signori, e vi attaccherete all'unico sostegno che fu salvezza di Priapo in tempi più remoti.
Non accadrà perchè una parte dell'essere umano vi ha sgamato.
Avete già fallito e non avete nessuna autorizzazione per continuare a dare consigli.
Toglietevi dalle ghiandole riproduttive e tacete per un certo numero di secoli.
Non vi devo spiegare nulla perchè è tutto chiaro, basta solo fare i conti con una antica panacea, un antico miracoloso ritrovato della natura, basta solo far parlare la coscienza.
Dobbiamo educare alla coscienza, a reperire il codice universale per comunicare con noi stessi e con il mondo.
Riconquistare quella forma emotiva e sensibile che vi siete fatti comprare e che avete venduto via, senza la quale non siamo è più in grado di capire come e dove stiamo andando.