La civiltà sfuggente

Quando lo Stato non cede alla vendetta

Chi uccide non ha i meccanismi mentali di una persona normale, questa è una banalità da tenere sempre in alta considerazione.
Perciò promettere la pena di morte a chi uccide non è un deterrente, poiché chi uccide non ha paura della morte e la usa come metro ultimo del suo giudizio.
La morte si invoca sempre come risposta vendicativa a un fatto, a un torto radicale, come estrema ratio.

Tuttavia, lo Stato, nella sua più alta carica laica e giuridica, non deve vendicare un assassinio usando la pena capitale, per alcune semplici ragioni:

- Chi muore non subisce il dopo e di conseguenza non può subire la pena.

- Uccidere è comunque un atto criminale e non deve essere giustificato se utilizzato dalla legge.