Il sangue del Caravaggio

Ai cinema

Per chi conosce Caravaggio, uomo e artista, aggiunge poco.
Per chi vuole invece approfondire, fa fatica a seguire la modalità espositiva.
Tutto il film è un inseguimento di dettagli, riprese in primissimo piano che esaltano il mezzo tecnologico dell'8k e il punto di vista del regista che, con fobica insistenza, utilizza la macchina da presa come un dottore utilizza il microscopio.
Manca però il sentimento narrativo: poca anima, dove il soggetto non è la genialità del pittore, la sua tecnica, le sue opere, ma il suo tormento e le sue debolezze.
Monocorde, noioso, la voce di Manuel Agnelli prestata a Caravaggio è inascoltabile.
Per fortuna che ogni tanto il Prof. Strinati appare a sostegno del racconto regalandoci perle di analisi critica e storia ricostruttiva.
Se vuoi conoscere l'artista e le sue opere ti consiglio un programma Rai interamente disponibile su youtube, suddiviso in più puntate, che offre una visione didattica e assolutamente più completa.
Si esce dalla sala senza commentare.

Caravaggio
i bari