Punti di svista

Certe cose vanno scritte e dette

Che il problema ora siano le dimissioni della dott.sa Boschi è come puntare il dito verso un solo cavallo di Caligola invece che prendersela con tutta la scuderia.

Non appare illogico pensare che l'imperatore abbia messo tra i banchi del suo governo selezionati ronzini, ovvero trainatori del progetto chiamato "rottamazione".
Tuttavia, in primis l'italiano, innamorato e accecato dal sentimento, ha superficialmente creduto che, dopo lo smacchiatore, l'imposizione autarchica del rottamatore servisse a risollevare il paese dal precipizio in cui la casta l'aveva scaraventato (e non solo gli evasori come vogliono ancora farci credere), "In secundis", ovvero oggi, si accorge che rottamate sono invece le piccole imprese, le attività artigiane, il Made in Italy, le pensioni, le scuole, le speranze.
La politica italiana è riuscita ad organizzarsi e a proteggersi, si è ristrutturata inserendo nuovi e addestrati venditori di fumo, bipedi portavoce di fuffa.
Un esercito di manipolatori aziendali, ben pagati (da noi) che inzuppano il biscotto nel parlamento, trasformato in fiera nazionale, il mercatone, dove bisogna imporre le regole (dette leggi) della spartizione del bene pubblico che, giorno dopo giorno, passa di mano al privato.
La collusione con gli imprenditori d'oltralpe è evidente, tanto che solo i fancazzisti paraculati (= il famigerato 30% di tossici votanti PD e l'altro 12 % di invasati cultori di vecchia e ammuffita destra e minorità pseudo intellettuali) non sono in grado di accorgersene oppure sono dichiaratamente sostenitori della fazione anti popolo, cioè di quella malattia che nel proprio DNA ha la menzogna, tanto da auto definirsi Democratici, mai bestemmia fu più blasfema oppure Fratelli d'Italia, Forza Italia, delle libertà, dell'economia, e udite udite "della civiltà".

Che belle parole che riscaldano i cuori.

Va tristemente ricordato che la Telecom è già spagnola e francese, i grandi distributori commerciali quali Auchan, Carrefour, E. Leclerc, Leroy Marlen, Danone, Decathlon, sono francesi così come Alenia Space, Orzo bimbo, Parmalat, Galbani, Locatelli, Invernizzi, Elf, Total, Moulinex, Bic (penne e cancelleria), Sagem (colosso dell'elettronica), SECAM. Pure francesi sono diventate da tempo le ditte: Bulgari, Fendi, Acqua di Parma, Loro Piana, Caffetteria Corvo, Emilio Pucci, Nina Ricci, Gucci, Bottega Veneta, Eridania.

Per non aprire invece il discorso sulle ditte italiane svendute alla Spagna e Germania, Cina, Americhe. Basta rimanere sulle ultime svendite del mare nostrum ai galletti per gettare l'uomo onesto nello sconforto totale.
Con quale arroganza hanno agito? I rappresentati della rottamazione.

Dunque le dimissioni della Boschi sono insufficienti, come quelle della Guidi, già figlia di tal padre Guidi, inciucione dai tempi della lira.

Mi rimane solo un accademico dittongo da porre a guisa: tutti in galera senza sconti.