Caro diario

Sulla bacheca di Facebook

Caro diario,
in questo paradossale rapporto che ormai abbiamo instaurato, che io manco "ce volevo veni'" su Fb, si sono consolidate alcune certezze.
Possono sembrare banali, e il banale spesso è sinonimo di scontato e poco rilevante.
Per me invece è stata una scoperta intellettuale di non poco conto, che si può riassumere nei seguenti semplici indizi:
- Il 70% della gente non capisce un cazzo, perché è distratta o stupida, o insensibile, invidiosa, o psicologicamente labile.

- Molti costruiscono verità che non esistono e dunque campano in un mondo che non c'è (nel bene o nel male).
- In Italia l'ignoranza, nel senso di ignorare, regna sovrana, così come la maleducazione e l'arroganza (a tal proposito, se questi termini sono troppo difficili da comprendere usate il dizionario on line)
- I gatti e i cani sono i partners ideali dei cuori solitari (soprattutto quelli che hanno sofferto per amore e non si sono ancora ripresi)
- "Tanto sò tutti uguali mejo annassene da sto paese" è la frase rifugio di chi non si vuole prendere responsabilità.
- La sessualità non è un'intima scelta, naturale o indotta che sia, ma è uno slogan politico.
Perciò, mentre da una parte si ragiona per semplificare e far accettare come scelta normale sessuale un qualsiasi orientamento, dall'altra, spesso si usa proprio l'omosessualità per pubblicizzare e provocare. Dunque al sistema serve alimentare la diversità e non renderla un fatto naturale.
- Tutti, ma proprio tutti, si sentono protagonisti di un film. Che in un certo senso è pure vero.

Solo che non è un film.

è la vita.